I manifestanti hanno a lungo chiesto il rilascio di due persone, fermate dopo gli incidenti di stamattina nei pressi di piazza del Gesù in occasione delle celebrazioni per l’Immacolata. Il fermo si è poi tradotto in arresto, con le accuse di lesioni e resistenza. Si tratta di Alfonso Borrelli, 28 anni, e di una brasiliana Ana Paula Barbosa Rezende, che si preparavano a partecipare alla «Critical mass», un raduno di ciclisti, estraneo alle proteste di piazza […]. I due, con altri giovani in bici, si sono ritrovati nel bel mezzo di una carica di alleggerimento – fuori al centro sociale «Ska» in calata Trinità maggiore – e ne hanno fatto le spese: manganellati e portati in questura.
Il Corriere del Mezzogiorno
“…c’era il corteo dei disoccupati, dove si trovavano le telecamere, e stavano fermi, i poliziotti erano in cordone. A un certo punto penso dovessero scendere le autorità, e ci hanno detto sgomberate; i manifestanti stavano scendendo tranquillamente, noi stavamo uscendo dallo Ska, c’erano i turisti, si affollava la gente, e ci hanno detto muovetevi, muovetevi, noi abbiamo risposto piano, con calma. Due minuti di parapiglia, noi abbiamo chiesto di scendere per via carrozzieri appunto perché c’era troppa gente, no no, hanno iniziato ed è partita una carica totalmente gratuita. Prendono Alfonso, se lo portano sopra, dopo due minuti scende e sembra tutto tranquillo. Vediamo Ana stesa a terra, altri ragazzi l’hanno vista mentre veniva strattonata, ci sono anche i filmati e le foto, Alfonso interviene – ma conoscendolo e per visioni dirette, lui ha semplicemente posto il suo corpo avanti – e se li sono portati tutti e due. Sono scesi, noi siamo indietreggiati fino a Monteoliveto, e le guardie ci hanno tenuto a margine della strada.”
Palazzo Giusso, testimonianza di un ragazzo che partecipava alla Critical Mass – Audio
Questi i fatti di stamattina. Una giornata di festa per la città si è trasformata in un attimo nell’ennesimo episodio di violenza che conferma, se mai ce ne fosse bisogno, come questo sia uno dei periodi più bui che l’Italia ricordi da una trentina d’anni a questa parte. Piazza del Gesù era blindata già dalla mattina, per il tradizionale rito della corona di fiori posta in cima alla statua della Madonna. E’ bastata una scintilla a far scattare una repressione del tutto ingiustificata su un lato della piazza: carabinieri e poliziotti hanno sgomberato con spintoni e nervosismo il corteo di biciclette che si apprestava a partire, come testimoniano i video linkati qui sotto, e hanno portato con sé Alfonso e Ana, due ciclisti che partecipano abitualmente alle pedalate della Critical Mass, manifestazione a cui ho avuto il piacere di prendere parte il mese scorso. Una filosofia pacifica e ambientalista, quella del gruppo dei ciclisti, che rende ancora più inqualificabile l’azione delle forze dell’ordine nei loro confronti.
Questa notte Alfonso e Ana la stanno passando in una cella nel carcere di Poggioreale, e domattina saranno processati per direttissima.
A leggere ciò che hanno scritto i giornali, questo pomeriggio, si capisce che l’unica informazione possibile è quella alla quale si può attingere direttamente: un pessimo articolo della Repubblica definisce i due come una studentessa e un ragazzo dell’area No-Global. Le accuse sarebbero resistenza e violenza a pubblica ufficiale e inottemperanza all’ ordine di sciogliere la manifestazione. Non ci sono parole invece per descrivere ciò che riporta Il mattino, che in un articolo dal titolo Napoli, scontri alla Festa dell’Immacolata – L’auto del cardinale tra i sacchetti definisce i ciclisti due militanti dei centri sociali. Lo stesso articolo afferma che “circa 150 tra studenti dei collettivi di sinistra e disoccupati del «progetto Bros», mescolati ai fedeli hanno scandito slogans e disturbato a più riprese la celebrazione”. Insomma, è una gara alla squalificazione.
Di sera, dopo la veglia davanti alla questura, con agenti di polizia e carabinieri che lievitavano di ora in ora e preparavano i mezzi con gli accessori per affrontare uno scontro violento, l’assemblea all’Orientale si è tenuta in un clima di lutto. Veniva da pensare che da oggi a Napoli siamo un po’ meno liberi tutti quanti, non solo chi stanotte dorme senza coperte dietro le sbarre. Il messaggio è elementare: potete scendere in piazza, manifestare pacificamente quanto volete, non fa alcuna differenza. Lo stato può colpirvi comunque, è a vostro rischio e pericolo. Se ci riflettete un attimo, non è che la strategia del terrore dalla parte del distintivo.
Un momento di svolta si sta avvicinando, e la morsa della repressione deve mostrare la forza in tutto il suo splendore.
ANA E ALFONSO LIBERI SUBITO!!!
Un gruppo di ciclisti, del movimento Critical Mass, fuori la ciclofficina M.Troisi al laboratorio occupato S.K.A, in attesa di partire per mettere in mostra un presepe morente/movente in bicicletta sono stati brutalmente e gratuitamente caricati.
I fatti:in Piazza del Gesù all’imbocco di Calata Trinità Maggiore era in corso un presidio dei disoccupati,per chiedere un incontro con il Presidente della Regione Caldoro e il Sindaco Iervolino al fine di ottenere l’immediata convocazione di un tavolo interistituzionale per la vertenza Bros. A loro si sono uniti gli studenti che in questi giorni stanno portando avanti una dura mobilitazione contro la riforma Gelmini. mentre la piazza e l’intera area erano piene di turisti.
Al momento della partenza della critical Mass, i Carabinieri hanno cominciato ad operare uno sgombero dei disoccupati , che cominciavano ad arretrare pacificamente verso via Monteoliveto. Impossibilitati a defluire, avendo le vie ostruite, e negataci la possibilità di percorrere via dei Carrozzieri è partita la carica dei Carabinieri, improvvisa, brutale e immotivata. Due dei nostri Alfonso e Ana dopo essere stati malmenati, buttati a terra, sono stati portati via, condotti in questura senza avere la possibilità di comunicare con l’esterno, nè con gli avvocati. Attualmente sono in carcere in attesa del processo per direttissima di domani mattina.
Questi i fatti. Reputiamo quanto successo di una gravità estrema e condanniamo fermamente la repressione accaduta stamane contro chi pacificamente e liberamente aveva deciso di esprimere le proprie idee.
Quanto successo non fermerà la nostra determinazione nell’impegnarci per una città vivibile a partire da una mobilità alternativa.
Esprimiamo la nostra piena solidarietà con chi in questi giorni sta subendo, tra disoccupati, studenti e precari, continue forme di repressione e aggressione alla libera possibilità di esprimere le proprie idee.
Invitiamo tutti a partecipare al presidio che si terrà domani mattina alle 9.00 al Tribunale (Piazzale Cennamo – Centro Direzionale), per chiedere la scarcerazione dei nostri compagni.
(Critical Mass Napoli)
Un mio set di foto scattate davanti alla questura
http://napoli.indymedia.org/node/14413
http://napoli.indymedia.org/node/14422
http://blocchiamotutto.tk/
http://www.youtube.com/watch?v=DekUVrQSIew
http://www.youtube.com/watch?v=rcoPy_5LBVU